La parola emozione deriva da “muovere”, inteso sia come movimento fisico che dell’animo. Quando proviamo un’emozione dentro di noi sta avvenendo un movimento che sconfina dalle nostre sensazioni consuete; la nostra psiche è sottoposta a uno scombussolamento; si ride anche se si è indisposti, si versano lacrime di gioia, avviene tutto e il contrario di tutto.
Tuttavia se gli stati d’animo avessero sempre il sopravvento sarebbe impossibile regolare la propria vita o relazionarsi con le persone in modo costruttivo.
Essere emotivamente intelligenti vuol dire essere in grado di riconoscere le proprie emozioni, senza parlare genericamente di “ansia” o “gioia” o “paura” o “insicurezza” ma avere anche l’abilità di individuare i sintomi che derivano da tali stati d’animo e interiorizzarne la conoscenza così da poterli riconoscere e non restarne travolti quando si manifestano.