Metafisica, Dadaismo e Surrealismo tra realtà, ribellione e sogno
La cesura provocata dalla prima guerra mondiale, che aveva spazzato l’ottimismo della società europea e l’esperienza dell’Art Nouveau, ha suscitato negli artisti reazioni differenti.
Dal 1917 i pittori Metafisici De Chirico, Carrà e Savinio ricercano nella realtà effetti di straniamento, mentre Sironi recupera la maestosità dell’Arte classica italiana e, a Torino, Casorati si ispira al Rinascimento. Nel 1916 i dadaisti Max Ernst, Man Ray, Marcel Duchamp reagiscono con azioni provocatorie tese a contrastare i principi dell’arte occidentale. Negli anni venti il sogno e l’inconscio, pur con scelte tematiche, tecniche e stili diversi, saranno il terreno di ricerca dei pittori Surrealisti Juan Mirò, Salvador Dalì, Max Ernst e Renè Magritte, influenzati dagli studi sulla psicanalisi di Freud.
L’analisi ed il confronto tra opere di movimenti diversi, alcune appartenenti ai musei piemontesi, ci permetterà di mettere a fuoco l’incontro-scontro tra realtà e immaginazione particolarmente fervido nel periodo.