Bruno Rizzato, di cui ricordiamo la splendida conferenza sull’apneista Jacques Mayol tenutasi in Unitre, ha allestito questa mostra fotografica che parla di una realtà poco conosciuta. Unitre ha il piacere di segnalarla. Qui di seguito trovate alcune informazioni sintetiche sull’argomento.
RISERVE DELLA BIOSFERA ITALIANE (MaB – Men and Biosphere)
COLLINA PO
La Riserva, istituita nel 2016, si trova in Piemonte e copre il tratto torinese del fiume Po con i suoi affluenti principali e la Collina Torinese. Il fiume Po è il principale serbatoio di biodiversità nella pianura torinese, in parte dovuto alle numerose zone umide presenti lungo il suo corso. Le sue caratteristiche fisiche e geologiche hanno portato alla formazione di numerose spiagge ghiaiose, di fieni e boschi ripariali che ospitano una varietà di specie. Queste caratteristiche naturali sono di particolare valore per l'ambiente locale densamente popolato, con 900.000 persone che vivono nella città di Torino. La Riserva, fra l’altro, ospita la risaia più occidentale della Valle Padana, che segue il modello di gestione “sostenibile”, e comprende alcuni Comuni del nostro territorio.
www.parchipocollina.to.it
Al maggio 2023 le Riserve italiane sono 20.
Le prime iscrizioni al programma MAB di riserve italiane risalgono agli anni ’70 e riguardano aree la cui conservazione è mirata al mantenimento e salvaguardia della loro biodiversità. Le prime ad essere iscritte, nel 1977, sono le Riserve Naturali Statali di “Collemeluccio-Montedimezzo” e della “Foresta del Circeo”, gestite dal Corpo Forestale dello Stato, seguite, nel 1979, da Miramare, istituita come Riserva Naturale Marina con Decreto Interministeriale del 12.11.1986, ed affidata in gestione al WWF Italia. A seguito dell’adozione della strategia di Siviglia e dell’aggiornamento del concetto di Riserva della Biosfera, che ribadisce come la finalità fondamentale da raggiungere con l’istituzione di una Riserva MAB-UNESCO è quella di trovare un equilibrio che duri nel tempo tra conservazione della biodiversità, promozione di uno sviluppo sostenibile e salvaguardia dei valori culturali connessi, cambia la tipologia di area protetta, oggetto del riconoscimento MAB. A Siviglia si conviene, dunque, che tale obiettivo possa essere perseguito attribuendo ai territori compresi nelle Riserve le seguenti funzioni complementari:
- conservazione della diversità biologica, delle risorse genetiche, delle specie, degli ecosistemi e dei paesaggi, e della diversità culturale;
- sviluppo, centrato principalmente sulle popolazioni locali, secondo modelli di gestione “sostenibile” del territorio;
- logistica, per supportare progetti di dimostrazione, informazione, educazione ambientale, ricerca e monitoraggio collegati ai bisogni di conservazione e sviluppo sostenibile locale, nazionale e globale.